AMBASSADOR FAI IN VISITA AL PORTO DI GENOVA
Uscita didattica per il gruppo degli Ambassador Fai Torino che lo scorso venerdì 11 luglio sono stati ospiti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’ente di governo del territorio portuale, nella cui circoscrizione territoriale sono oggi ricompresi i porti di Genova, Savona e Vado-Ligure.
Il nutrito gruppo di giovani imprenditori del trasporto e della logistica della FAI torinese, accompagnati dal presidente Enzo Pompilio D’Alicandro, dal vice presidente Giuliano Taricco, dal segretario provinciale Gian Luca Timossi e dai funzionari della FAI Torino, è stato accolto da Leonardo Picozzi dell’Ufficio Marketing dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, il quale, perfetto ospite, ha fatto da guida al Gruppo prima al Porto PSA Genova Pra’ e poi a Palazzo San Giorgio, prestigiosa sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Porto PSA Genova Prà, una realtà in crescita
I giovani imprenditori torinesi hanno potuto prendere confidenza con la realtà portuale ligure, prima, grazie alla chiara illustrazione dell’ente Marketing & Customer Care di PSA Genova Prà che ha snocciolato cifre e prospettive di sviluppo di quello che dal 1998 fa parte del Gruppo PSA INTERNATIONAL, leader mondiale nella gestione dei container terminal.
L’area portuale di Pra’ nasce da un progetto degli anni ’70-’80 del Consorzio Autonomo del Porto di Genova. Nel 1992, FIAT Impresit fonda SINPORT e ottiene la concessione per completare e gestire il terminal contenitori. Nello stesso anno attracca il primo traghetto merci, nel 1993 la prima car carrier, e il 5 maggio 1994 la prima nave porta container.
Nonostante la crisi del 2008, il porto ha superato i 2.000.000 di teu annui. Nel 2015, PSA Genova Pra’ avvia un progetto di ammodernamento per accogliere navi fino a 20.000 teu. Dal 6 agosto 2020, PSA Genoa Investments NV (62% PSA) acquisisce PSA Genova Pra’ S.p.A. e PSA SECH per consolidare la leadership nel settore nel nord Tirreno.
In numeri il porto di Prà è dotato di 12 gru di banchina, nel 2023 ha movimentato 1,449,200 TEU, con una media di 4.255 container/giorno ed occupa 696 dipendenti diretti.
Il porto di Pra’ è inoltre uno scalo di riferimento nell’ambito delle rotte marittime internazionali e, grazie ad una capillare rete ferroviaria ed autostradale, e costituisce uno snodo di primaria importanza per i mercati Italiani nonché del centro e del sud Europa.
Il piazzale, centro nevralgico del porto
I giovani di FAI Torino hanno poi avuto l’opportunità di vistare il piazzale, cero cuore pulsante del porto, e di assistere alle operazioni di imbarco e sbarco container di varie navi e in particolare di una regina del mare da 20.000 TEU.
PSA Genova Pra’ si estende su una superficie totale di 116 ettari, e dispone di una banchina lunga 1675 metri con un fondale in grado di accogliere le navi di nuova generazione fino a 24.000 TEU ( Ultra Large Container Vessel con 400 metri di lunghezza).
Sebbene il terminal sia dedicato principalmente alle navi portacontainer, sta progressivamente rafforzando la sua posizione anche come porto leader nella gestione dei container refrigerati: le strutture del terminal dedicate alle merci refrigerate dispongono di un numero di prese in grado di ospitare fino a 1.500 container reefer (TEU).
PSA Genova Pra’ si occupa anche di carichi breakbulk, il cui volume è aumentato significativamente negli ultimi anni: un team dedicato è specializzato nel trovare soluzioni su misura per l’intero settore delle merci, gestendo con efficienza casse fuori misura, yacht, elicotteri e componenti di macchinari.
Il collegamento autostradale diretto all’interno del terminal consente un rapido accesso all’A26 e all’A6 per Milano e Torino, nonché all’A10 verso il centro Italia e a ovest verso la Francia. Un sistema automatizzato di tracciamento in tempo reale dei container, insieme a 12 corsie automatizzate per il traffico container e 2 dedicate ai carichi non containerizzati e pesanti, garantisce un rapido sdoganamento al gate.
Il terminal, dotato di 4 gru RMG (Rail-Mounted Gantry), offre anche collegamenti ferroviari e opera direttamente due servizi ferroviari verso la Svizzera e la Germania meridionale, con il Southern Express che collega il terminal tre volte a settimana con Basilea in Svizzera, garantendo anche connessione per Stoccarda in Germania, con simile frequenza tri-settimanale.
L’arrivo al Porto Antico via mare e l’incontro con l’Autorità Portuale
Finita la visita a Genova Prà il gruppo si è spostato via mare al Porto Antico di Genova dove ha sede Palazzo San Giorgio. Il viaggio di circa 40 minuti in battello ha fornito ai giovani la possibilità di vedere dal mare l’estensione di Prà e tutte le installazioni e le banchine che fanno del porto antico di Genova ancora oggi un motore mai fermo di traffici e scambi commerciali.
Ad attenderli a Palazzo San Giorgio, l’ingegnere Rossella Burruano, componente Viaggi del Port Community System dell’Autorità Portuale, che ha illustrato il sistema della piattaforma unica dell’AdSP che è “aperta e naturale e consente lo scambio intelligente e sicuro di informazioni tra gli stakeholder al fine di migliorare l’efficienza e la posizione competitiva della comunità marittima portuale e territoriale del sistema portuale e logistico di riferimento. Inoltre la piattaforma è interoperabile con le piattaforme digitali delle amministrazioni pubbliche”.
La funzionaria è poi passata ad illustrare i servizi messi a disposizione degli autotrasportatori, quali il badge personale del conducente per l’accesso al porto, lo scambio di documentazione digitalizzata, l’introduzione di un nuovo applicativo in uso ai varchi portuali e un’app mobile per il personale conducente, per citare i più importanti.
La visita a Palazzo San Giorgio e la Sala delle Compere
La giornata si è conclusa con una visita esclusiva al medievale Palazzo San Giorgio, risalente alla metà del Duecento, quando Guglielmo Boccanegra, Capitano del Popolo dal 1256 al 1262, decise di avviare la costruzione di un palazzo pubblico proprio nel punto nevralgico per i commerci ed i traffici ovvero sul mare davanti al porto. La progettazione e la costruzione dell’edificio vennero affidate al frate benedettino Oliverio, che pochi anni prima aveva diretto i lavori per la realizzazione del Molo Vecchio.
Nel 1340 il “palazzo del mare” divenne sede della dogana che era principalmente legata alle attività del porto. All’epoca sappiamo che il cortile era adibito a deposito delle merci che dovevano pagare le gabelle, al primo piano si trovavano invece gli uffici delle Calleghe (Contenzioso sull’applicazione delle gabelle), della Gazaria (Amministrazione delle Colonie) e dei Confortatori (Esenzione dai dazi e dalle gabelle). Si narra inoltre – ma non ve ne è certezza documentata – che l’ultimo piano fosse riservato alle carceri in cui venivano rinchiusi gli evasori fiscali. Qui fu imprigionato anche Marco Polo che detto il suo “Il Milione” a Rustichello da Pisa.
Nel XV secolo il Palazzo venne scelto per ospitare la Casa (o Banco) delle Compere di San Giorgio, istituto nato nel 1407 da un’idea del governatore francese Jean Le Meingre per assorbire il debito pubblico. Nel giro di poco tempo il Banco di San Giorgio consolidò il suo potere fino a gestire l’economia pubblica e ad assumere il controllo delle colonie.
La storia continuò nel Rinascimento e nei secoli successivi fino ai giorni nostri quando lo storico edificio è diventato sede dell’Autorità Portuale.
E per finire apericena
L’apericena in uno dei locali del Porto Antico ha dato la possibilità a tutto il gruppo di scambiarsi opinioni sulla giornata, considerata da tutti un’esperienza interessante e molto formativa. “Come Fai Torino siamo soddisfatti di questa giornata sul campo – ha dichiarato il presidente Pompilio – sia per l’importanza delle cose che abbiamo visto sia perché si è trattato di un momento formativo il linea con lo spirito del percorso dei nostri Ambassador Fai che è quello di alternare incontri in aula con uscite didattiche in luoghi importanti per chi eserciterà la professione del trasportatore e del logista.
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