TRAFORO AUTOSTRDALE DEL FRÉJUS: IL 28 LUGLIO L’APERTURA DELLA SECONDA CANNA, L’AUTOTRASPORTO PLAUDE PER UN’OPERA ESTREMAMENTE UTILE MA CHE GIÀ STA PAGANDO DA ANNI
Enzo Pompilio D’Alicandro, Presidente FAI Torino, plaude all’apertura della seconda canna del tunnel stradale, in attesa della riattivazione dell’autostrada ferroviaria Alpina, ma ricorda che le tariffe di transito sono già aumentate da anni pesando sul bilancio degli autotrasportatori che hanno pagato per molto tempo un servizio che non c’era e che ora finalmente arriva.
Dopo anni di lavori e ritardi, la seconda canna del traforo del Fréjus verrà aperta al traffico. L’inaugurazione ufficiale è prevista per lunedì 28 luglio 2025. Con una lunghezza di 12,87 chilometri, il raddoppio della galleria rappresenta un’infrastruttura centrale per la sicurezza del traffico stradale tra Italia e Francia. Ora finalmente i veicoli potranno transitare nel traforo senza più incrociarsi, in due gallerie separate, con un salto enorme per la sicurezza. In caso di incidenti vi sarà la possibilità di ridurre i rischi, di intervenire meglio e più rapidamente e con una opzione in più nel caso di temporanea chiusura di una delle due canne.
Un’apertura in “zona Cesarini”
Il nuovo tunnel entrerà in funzione poco prima della chiusura del traforo del Monte Bianco, prevista dal 1° settembre per una durata di quindici settimane consecutive. Il Fréjus diventerà quindi un passaggio obbligato per buona parte del traffico transalpino.
Tecnologie avanzate e controllo trasferito sul lato italiano
I collaudi, conclusi a fine giugno, hanno confermato la piena funzionalità dell’opera. L’intervento ha comportato un investimento complessivo di 700 milioni di euro, impiegati sia per il completamento dello scavo, sia per l’installazione di nuovi sistemi di sicurezza e gestione del traffico. La sala di controllo centrale è stata spostata sul versante italiano, con l’obiettivo di migliorare il coordinamento operativo in tempo reale.
Regole di circolazione e sicurezza
Anche nella nuova canna si applicano le stesse regole previste per il tunnel esistente: velocità minima, 50 km/h; velocità massima, 70 km/h; distanza minima obbligatoria tra veicoli, 150 metri. Questi parametri sono stati definiti per mantenere elevati standard di sicurezza all’interno del traforo.
Pompilio D’Alicandro, Fai Torino, stigmatizza i ritardi e l’aumento delle tariffe
“Finalmente una buona notizia che trasportatori professionali e operatori logistici attendavamo da tempo.- ha commentato Enzo Pompilio D’Alicandro, Presidente di FAI Torino e Vicepresidente dell’Interporto di Orbassano – La seconda canna era pronta da tempo e l’autotrasporto è da anni che la sta pagando attraverso l’aumento delle tariffe dei pedaggi che pesano non poco sul bilancio di chi è obbligato a percorrere il tunnel per motivi di lavoro, magari più volte al giorno”.
Pompilio ha inoltre stigmatizzato i ritardi nella riapertura : “Spesso dovuti a lungaggini burocratiche, mentre noi già pagavamo per un servizio non fruito. Speriamo comunque che questa sia la volta buona. Quando si tratta di sicurezza della circolazione i ritardi pesano molto di più”.
E ora si attende la riattivazione dell’AFA
Il Presidente FAI Torino ha poi ricordato l’altro tunnel, quello ferroviario, aperto dopo oltre due anni dalla frana di La Praz: “Speriamo che a nel prossimo autunno sia rimessa in pristino l’Autostrada Ferroviaria Alpina, che consentirebbe di raggiungere due obiettivi, contribuire ulteriormente allo sviluppo dei traffici con la Francia e il resto d’Europa e liberare le strade e il tunnel di un elevato numero di camion e semirimorchi, che trasportano principalmente merci pericolose, che potrebbero attraversare le Alpi sul treno anziché via strada”.
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