AMBASSADOR FAI AL FORUM SULLA TRANSIZIONE ENERGETICA
Lo scorso 19 maggio si è tenuto alla UniCredit University di via XX Settembre a Torino, nell’ambito del Forum dei Territorio del Nord Ovest, il convegno “Imprese e transizione energetica: crescere per competere”. Davanti una platea gremita di imprenditori, personalità del mondo produttivo, delle imprese e della finanza, è stato presentato il “Quadro generale sulla transizione energetica”, importante studio realizzato da KPMG per UniCredit, a cui hanno fatto seguito due interessanti panel, il primo su “Produzione e Asset mix” e il secondo su “Esperienze concrete per gli imprenditori”. Presenti all’evento anche due Ambassador FAI, Matteo Bordignon e Simone Lasalvia, delle omonime imprese di trasporti.
Il forum
Il forum ha evidenziato due tematiche fondamentali, la transizione energetica e la competitività e dagli interventi è emerso che ancora oggi il mondo dipende troppo da fonti di energie non rinnovabili. L’obiettivo comune deve quindi essere quello di diminuire la porzione di non rinnovabili in favore di energie rinnovabili quali l’eolico, l’idroelettrico, il geotermico e i biogas. Nel contempo però la transizione deve muoversi in parallelo con il mantenimento della competitività delle aziende ma in che modo? Tra le soluzioni individuate sono state sottolineate l’aumento della conoscenza all’interno delle imprese delle tecnologie energetiche che migliorano l’efficienza dei processi di trasformazione delle materie prime in energia, la creazione di comunità energetiche in cui aziende del settore, esperti ricercatori e finanziatori guidino la transizione in maniera corretta e competitiva. Un grosso aiuto potrà arrivare dell’AI che sta entrando sempre di più nel quotidiano delle imprese e che consente di creare nuovi business model diversi, formule del profitto diversi e produrre nuovo valore.
L’intervento di Enrico Letta
Ha chiuso i lavori il professor Enrico Letta, Decano della School of Politics, Economics, and Global Affairs presso l’IE University di Madrid il quale ha sottolineato come “La frammentazione delle regole nazionali sull’energia costituisca un costo drammatico, per questo, essendo la semplificazione il tema di fondo, occorre avere uno stesso sistema di regole”. Per farlo con successo bisogna usare innanzitutto le potenzialità interne dell’Ue non sufficientemente sfruttate, a partire dal Mercato Unico che esiste, completamente integrato, solo in parte per via delle tendenze che hanno spinto e spingono gli Stati membri a ritardare l’integrazione in campi cruciali quali quelli dei mercati finanziari, delle Tlc, dell’energia e della difesa. In ognuno di questi campi non abbiamo un Mercato Unico bensì 27 mercati nazionali, mediamente troppo piccoli e frammentati per competere con giganti come Usa e Brics. Se a questo aggiungiamo che in Europa vigono anche 27 diversi sistemi fiscali e 27 diritti commerciali ci rendiamo conto di quanto la frammentazione nazionale sia un freno agli investimenti e al pieno sfruttamento del nostro più grande potenziale, rappresentato per l’appunto dal Mercato Unico. Da qui la proposta di Letta di creare “Il 28mo stato virtuale che sia in grado di dare un quadro normativo semplice valido ovunque, attraverso la semplificazione e l’integrazione: uno stato virtuale con un diritto commerciale unico valido dovunque nell’Ue. Si tratterebbe di un enorme passo in avanti che favorirebbe l’ingresso di investitori e di capitali che sul mercato non mancano”.
I commenti dei due Ambassador FAI e di Pompilio
A commento del convegno Matteo Bordignon, Ambassador FAI, “La conclusione a cui si è arrivati dopo i tre tavoli di lavoro che si sono tenuti durante la mattinata è che ad oggi non esiste una silver bullet della transizione energetica, quindi un’unica tecnologia che possa rimpiazzare la composizione inquinante dell’energia, ma la vera transizione si avrà migliorando ciascuna delle modalità di produzione di energia con l’introduzione di intelligenze artificiali che possano migliorare anche l’efficienza delle tecnologie oggi in uso. Questa conclusione, che aveva come focus il costo dell’energia elettrica, si può tramutare nel nostro settore con un’adozione via via più intensiva delle nuove tecnologie proposte e con una sempre più consistente efficienza nell’utilizzo delle tecnologie attuali”. Simone Lasalvia, altro Ambassador FAI presente, ha detto: “La mia impressione è che ci sia davvero la volontà comune di finanziatori e imprese di trovare quel mix energetico necessario a sovvertire i modi abituali di rifornimento per l’energia sempre più richiesta per il sostentamento dell’umanità. Per fare ciò è necessario che l’Unione Europea e gli Stati membri si facciano carico delle responsabilità legislative ed economiche per alleggerire la burocrazia, favorire la transizione energetica e creare una linea comune di pensiero che faccia migliorare la competitività degli Stati Europei”. Enzo Pompilio D’Alicandro, presidente FAI Torino e membro dell’ Advisory Board Territoriale Nord Ovest di UniCredit, ha espresso soddisfazione per la partecipazione degli Ambassador FAI a un convegno di così elevato spessore, ricordando che “Eventi come questi fanno parte di un percorso formativo importante che abbiamo messo a terra con il progetto Ambassador FAI Academy, riservato ai nostri imprenditori under 35 e che si pone l’obiettivo di supportare i giovani imprenditori ad affrontare le sfide del futuro oltre a preparare i futuri dirigenti della FAI continuando e potenziando il lavoro che l’Associazione svolge da oltre 60 anni a favore dei trasportatori”
Lo scorso 19 maggio si è tenuto alla UniCredit University di via XX Settembre a Torino, nell’ambito del Forum dei Territorio del Nord Ovest, il convegno “Imprese e transizione energetica: crescere per competere”. Davanti una platea gremita di imprenditori, personalità del mondo produttivo, delle imprese e della finanza, è stato presentato il “Quadro generale sulla transizione energetica”, importante studio realizzato da KPMG per UniCredit, a cui hanno fatto seguito due interessanti panel, il primo su “Produzione e Asset mix” e il secondo su “Esperienze concrete per gli imprenditori”. Presenti all’evento anche due Ambassador FAI, Matteo Bordignon e Simone Lasalvia, delle omonime imprese di trasporti.
Il forum
Il forum ha evidenziato due tematiche fondamentali, la transizione energetica e la competitività e dagli interventi è emerso che ancora oggi il mondo dipende troppo da fonti di energie non rinnovabili. L’obiettivo comune deve quindi essere quello di diminuire la porzione di non rinnovabili in favore di energie rinnovabili quali l’eolico, l’idroelettrico, il geotermico e i biogas. Nel contempo però la transizione deve muoversi in parallelo con il mantenimento della competitività delle aziende ma in che modo? Tra le soluzioni individuate sono state sottolineate l’aumento della conoscenza all’interno delle imprese delle tecnologie energetiche che migliorano l’efficienza dei processi di trasformazione delle materie prime in energia, la creazione di comunità energetiche in cui aziende del settore, esperti ricercatori e finanziatori guidino la transizione in maniera corretta e competitiva. Un grosso aiuto potrà arrivare dell’AI che sta entrando sempre di più nel quotidiano delle imprese e che consente di creare nuovi business model diversi, formule del profitto diversi e produrre nuovo valore.
L’intervento di Enrico Letta
Ha chiuso i lavori il professor Enrico Letta, Decano della School of Politics, Economics, and Global Affairs presso l’IE University di Madrid il quale ha sottolineato come “La frammentazione delle regole nazionali sull’energia costituisca un costo drammatico, per questo, essendo la semplificazione il tema di fondo, occorre avere uno stesso sistema di regole”. Per farlo con successo bisogna usare innanzitutto le potenzialità interne dell’Ue non sufficientemente sfruttate, a partire dal Mercato Unico che esiste, completamente integrato, solo in parte per via delle tendenze che hanno spinto e spingono gli Stati membri a ritardare l’integrazione in campi cruciali quali quelli dei mercati finanziari, delle Tlc, dell’energia e della difesa. In ognuno di questi campi non abbiamo un Mercato Unico bensì 27 mercati nazionali, mediamente troppo piccoli e frammentati per competere con giganti come Usa e Brics. Se a questo aggiungiamo che in Europa vigono anche 27 diversi sistemi fiscali e 27 diritti commerciali ci rendiamo conto di quanto la frammentazione nazionale sia un freno agli investimenti e al pieno sfruttamento del nostro più grande potenziale, rappresentato per l’appunto dal Mercato Unico. Da qui la proposta di Letta di creare “Il 28mo stato virtuale che sia in grado di dare un quadro normativo semplice valido ovunque, attraverso la semplificazione e l’integrazione: uno stato virtuale con un diritto commerciale unico valido dovunque nell’Ue. Si tratterebbe di un enorme passo in avanti che favorirebbe l’ingresso di investitori e di capitali che sul mercato non mancano”.
I commenti dei due Ambassador FAI e di Pompilio
A commento del convegno Matteo Bordignon, Ambassador FAI, “La conclusione a cui si è arrivati dopo i tre tavoli di lavoro che si sono tenuti durante la mattinata è che ad oggi non esiste una silver bullet della transizione energetica, quindi un’unica tecnologia che possa rimpiazzare la composizione inquinante dell’energia, ma la vera transizione si avrà migliorando ciascuna delle modalità di produzione di energia con l’introduzione di intelligenze artificiali che possano migliorare anche l’efficienza delle tecnologie oggi in uso. Questa conclusione, che aveva come focus il costo dell’energia elettrica, si può tramutare nel nostro settore con un’adozione via via più intensiva delle nuove tecnologie proposte e con una sempre più consistente efficienza nell’utilizzo delle tecnologie attuali”. Simone Lasalvia, altro Ambassador FAI presente, ha detto: “La mia impressione è che ci sia davvero la volontà comune di finanziatori e imprese di trovare quel mix energetico necessario a sovvertire i modi abituali di rifornimento per l’energia sempre più richiesta per il sostentamento dell’umanità. Per fare ciò è necessario che l’Unione Europea e gli Stati membri si facciano carico delle responsabilità legislative ed economiche per alleggerire la burocrazia, favorire la transizione energetica e creare una linea comune di pensiero che faccia migliorare la competitività degli Stati Europei”. Enzo Pompilio D’Alicandro, presidente FAI Torino e membro dell’ Advisory Board Territoriale Nord Ovest di UniCredit, ha espresso soddisfazione per la partecipazione degli Ambassador FAI a un convegno di così elevato spessore, ricordando che “Eventi come questi fanno parte di un percorso formativo importante che abbiamo messo a terra con il progetto Ambassador FAI Academy, riservato ai nostri imprenditori under 35 e che si pone l’obiettivo di supportare i giovani imprenditori ad affrontare le sfide del futuro oltre a preparare i futuri dirigenti della FAI continuando e potenziando il lavoro che l’Associazione svolge da oltre 60 anni a favore dei trasportatori”
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